Terza Tappa: Manipura Chakra, la base del potere


Procedendo verticalmente lungo il sistema dei chakra, incontriamo Manipura, il terzo dei chakra principali, situato sul plesso solare. Pur essendo solitamente messo in relazione con il centro ombelicale, la maggioranza di noi ne percepisce l’energia tra l’ombelico e la base dello sterno.

Il terzo chakra è la roccaforte del corpo – la sua fortezza. Tradotto letteralmente, il termine sanscrito Manipura significa “città dei gioielli splendenti”, ed è qui che custodite il vostro bene più prezioso: il vostro senso del sé. Manipura ha a che fare con la forza di volontà e l’autostima. Da qui deriva la vostra capacità di porre dei confini personali forti e al tempo stesso flessibili, di agire e di sistemare: ogni cambiamento e ogni crescita individuale cominciano a questo livello. Il modo in cui vi servite dell’energia di questo chakra si manifesta nella vostra capacità di cambiare voi stessi e le vostre condizioni di vita. “Trasformazione” è la parola chiave associata al chakra Manipura e, di conseguenza, il punto su cui focalizzarsi nelle meditazioni.

Capire il proprio Chakra Manipura

Mentre i due chakra più bassi – Muladhara e Swadhisthana – governano la sopravvivenza fisica ed emotiva, l’energia del terzo chakra è più trasformativa, provvista com’è la facoltà di determinare il cambiamento e la crescita. L’energia dell’elemento fuoco risiede in questo chakra. Il fuoco cambia tutto ciò che tocca, convertendo la materia (terra e acqua, gli elementi visibili dei due chakra inferiori) in gas e calore (gli elementi invisibile dei chakra più alti).

Manipura è collegato al senso della vista; in sostanza, il fuoco sotto forma di luce ci permette di vedere. Ma in questo chakra, vedere ed “essere visti” indicano qualcosa di più di una semplice sensazione fisica: rappresentano il bisogno umano di essere riconosciuti come individui unici.

Quando l’energia del chakra del plesso solare è in equilibrio e priva di blocchi, vi sentite unici, apprezzati, fiduciosi ed energici. La gente si dimostra sensibile al vostro carisma e rispetta la vostra integrità (il terzo chakra ha a che fare anche con la stima personale). Percepisce il vostro potere e sa che avete la forza per mantenere i segreti, anche se non siete reticenti per natura. Siete spontanei, aperti e affettuosi – la vostra energia sale liberamente al chakra del cuore. E poiché i canali che scendono ai primi due chakra sono aperti, vi sentite ben radicati e vi affidate alla corrente. Il vostro forte senso del merito personale vi fornisce le doti necessarie per evitare gli eccessi e oltrepassare i limiti, e così, pur apprezzando la sfida, non siete maniaci del lavoro.

Uno squilibrio nell’energia del terzo chakra si accompagna spesso al bisogno di manipolare o di essere controllati dagli altri. Se avete un eccesso di energia Manipura è probabile che siate poco sensibili, che “bruciate” e non tolleriate che ha meno energia. È il regno del perfezionismo censorio e aggressivo con un interesse arrogante per l’affermazione della propria potenza e la fonde del desiderio di notorietà e fama. Uno squilibrio energetico ci questo chakra può provocare, oltre a vanità e orgoglio, odio e rabbia (espressi o no). Un’attività insufficiente nel centro del plesso solare può essere all’origine di un bisogno emotivo così come una ricerca di attenzione. Se vi manca il fuoco interiore, è probabile che vi manchi anche l’energia per mettere in pratica le vostre idee e temiate un rifiuto, il che può produrre indecisione, ipersensibilità alla critiche, sfiducia in sé stessi e scarsa considerazione di sé, se non addirittura depressione. Può darsi che vi sentiate delle vittime: le persone che hanno meccanismi di difesa deboli diventano spesso vulnerabili ai giudizi e ai sentimenti altrui.

Nel corpo fisico, il plesso solare è la sede di agni, il fuoco digestivo che controlla i muscoli e gli organi digerenti (inclusi pancreas e fegato), e agisce da termostato interno. Uno squilibrio energetico è non di rado collegato a disturbi della digestione, intolleranze e disordini alimentari, problemi di zucchero nel sangue e diabete, paralisi e spasmi muscolari. Agire sul flusso energetico di questo chakra serve ad alimentare “il fuoco nella pancia” e aiuta a mettere in atto sogni e pensieri.

Significato: Città dei Gioielli SplendentiElemento: Fuoco
Vibrazione Sonora: RAMSenso Collegato: Vista

Lavorare con l’Energia Manipura

Mentre eseguite le meditazioni di questo chakra, ponetevi le seguenti domande, che vi aiutano a capire in che modo bloccate l’energia del terzo chakra e come potete riequilibrarla:

  • Mi lascio dominare dal dubbio e dalla paura? Come posso trasformare ciò in energia positiva?
  • Sono il genere di persona che ha difficoltà a prendere decisioni? quando alla fine decido di seguire una linea di azione, mi manca l’energia per portarla a termine?
  • Sento il bisogno di avere ragione in ogni discussione?
  • Ho delle carenze a livello emotivo? Devo sempre sentirmi al centro dell’attenzione?
  • Ho poca forza di volontà? Compenso tale carenza con un controllo maniacale?
  • Consento alle opinioni altrui di influire sulla mia vita? Come posso smettere di farlo senza diventare emotivamente rigido o troppo aggressivo?

Sintonizzarsi sul Chakra del Plesso Solare

Nella meditazione proposta, focalizzatevi sull’immagine o yantra di questo chakra (l’immagine allegata). Tale visualizzazione astratta porta a un profondo stato meditativo e vi aiuta ad aprire il vostro Manipura in modo tale che l’energia salga verticalmente lungo il sistema dei chakra.

Meditazione sullo yantra

  1. Coprite un tavolo basso con un panno pulito, quindi appoggiateci sopra lo yantra (vi consiglio di stampare questa immagine), sorreggendola in modo tale che si trovi leggermente al di sotto del livello del vostro sguardo quando siete seduti. Accendete una candela e dell’incenso.
  2. Sedetevi in posizione comoda, preferibilmente a gambe incrociate e con la schiena eretta. Fate dai dieci ai venti respiri profondi; lasciate che il respiro assuma un ritmo stabile.
  3. Con gli occhi semichiusi, fissate lo sguardo su uno dei dieci petali blu che rappresentano lo schema energetico di questo chakra. Ruotate lentamente lo sguardo in senso orario lungo i petali. Immaginate che il blu sia la parte più luminosa di una fiamma.
  4. Dopo un po’, spostate lo sguardo sul vertice rivolto verso il basso del triangolo, che simboleggia l’elemento fuoco e ha lo stesso colore del sole che sorge. Pensate a questo chakra come alla sede del vostro “fuoco”: il vostro carisma e la vostra forza vitale. Osservate il “piede”, o ingresso”, posto su ogni lato del triangolo rosso.
  5. Focalizzatevi quindi sull’ariete. Considerate la forza, la capacità di resistenza e l’abilità a caricare frontalmente. È il veicolo di Agni, il dio del fuoco nell’induismo.
  6. Lasciate che i vostri occhi trovino il carattere sanscrito. Si legge RAM, il mantra seme di questo chakra. Ripetetelo mentalmente mentre tenete lo sguardo fisso sulla sua forma.
  7. Continuate a meditare per almeno venti minuti. Così facendo, chiedete al portiere di Manipura di aprire la porta e di lasciar salire la vostra energia al quarto chakra. Ripetete per diversi giorni.

Progredire nella pratica

Quando avete acquisito sufficiente confidenza con lo yantra da riuscire a visualizzarlo senza guardarlo, sedetevi con la schiena dritta, chiudete gli occhi e portate l’attenzione alla base della spina dorsale. Arrivate il Muladhara. Quando vi sentite ben radicati, portate la vostra attenzione prima sulla zona sacrale, poi sul plesso solare. Visualizzate lo yantra come uno schema energetico posto in questo punto, percependo i suoi raggi di energia che si muovono come fiamme e il mantra RAM che si irradia all’esterno. Restate seduti in meditazione per trenta minuti almeno.

L’Elemento Fuoco

Il centro energetico del plesso solare è la fonte della vostra immaginazione, della vostra visione del futuro e del vostro desiderio di azione. È qui che venite a patti con il passato e “bruciate” il karma (le conseguenze delle vostre azioni passate) accumulatesi. Il fuoco, l’elemento del chakra Manipura, viene usato creativamente nella meditazione proposta di seguito per trasformare le qualità negative in positive grazie alle sue proprietà purificanti. Si ritiene che la meditazione sul terzo chakra in presenza del fuoco conferisca il potere di comandare con autorità, e di organizzare, guidare e cavarsela con successo. Si reputa inoltre che rafforzi il sistema immunitario, favorendo uno stato di buona salute e una vita lunga e fertile. È possibile che preferiate praticare tale meditazione di fronte ad un camino aperto. In alternativa, coprite un tavolo basso con un panno e metteteci sopra degli oggetti che vi colleghino fisicamente all’elemento fuoco. Vi serviranno delle candele (per sicurezza, piazzatele sopra ad un grosso vassoio di metallo o su una lastra di ardesia), e può darsi anche che vi faccia piacere avere nel vostro spazio meditativo un vaso di calendule o di girasoli. Prima di cominciare, accertatevi di avere a portata di mano una penna e dei fogli di carta.

Meditazione sull’Elemento Fuoco

  1. Sedetevi di fronte a un fuoco o alle candele che avete scelto in una posizione comoda, meglio se a gambe incrociate. Assicuratevi di avere la schiena diritta.
  2. Serrate le mani a pugno, lasciando fuori i pollici, e appoggiatele sulle ginocchia con i pollici rivolti vero l’alto in agni (fuoco) mudra (vedi foto).
  3. Immergetevi mentalmente nel calore e nel potere del fuoco e delle candele. Pensate a un’esperienza o a una relazione spiacevole del passato.
  4. Scrivete questo ricordo su un foglio di carta. Poche parole chiave basteranno. Portate con cautela un angolo del fogli vicino al fuoco e lasciate che le fiamme se lo “mangino”. Abbandonate il foglio nel fuoco o nel vassoio di metallo e guardatelo bruciare. Sentitevi liberati dal ricordo.
  5. Pensato ora a una circostanza presente che non sta andando bene. Decidete che cosa vi piacerebbe fare: dirigerla in una determinata direzione? Lasciarla perdere? Scrivete il vostro piano su un foglio di carta e lasciate che la fiamma lo bruci, come prima. Consentite al fuoco di darvi l’energia necessaria a mettere in atto il vostro piano.
  6. Pensate alle vostre visioni del futuro. Scrivetene una che vi sta particolarmente a cuore. Mettetela sul fuoco come prima. Lasciate che la fiamma vi mostri in che modo trasformare la vostra visione in realtà (in India il fuoco è il messaggero degli dei).
  7. Terminate ripetendo mentalmente una delle seguenti affermazioni oppure la vostra affermazione personale che avete scelto:
    “Offro al fuoco della trasformazione le mia qualità negative”.
    “Il mio entusiasmo mi conferisce il potere di realizzare grandi cose”.
    “Rivendico il mio potere e mi assumo la responsabilità di ogni parte della mia vita”.
    “La mia sana voglia di avventura mi fornisce gli strumenti adatti per apprezzare le sfide”.
    “Le mie relazioni interpersonali sono ricche di coraggio, apertura e fiducia”.
  8. Dopo trenta minuti o più, spegnete il fuoco o le candele.

Comprendere la Rabbia

La rabbia, la collera, il rancore e il risentimento sono manifestazioni di uno squilibrio o blocco dell’energia nel chakra Manipura rosso acceso. Queste emozioni negative vengono energeticamente depositate nella zona del plesso solare, spesso per anni, se avete la tendenza ad arrabbiarvi facilmente, vi irritate per ogni minima cosa o resistete stoicamente a ogni espressione esterna di rabbia. Il testo sacro indiano Chandipath saluta “la dea che compare in tutte le creature sotto forma di rabbia”. Provvista del dono dell’alchimia, la dea è in grado di trasformare l’energia egoica in potere spirituale. Scopo della meditazione che segue è assorbire un po’ di quell’energia trasformativa, per rendervi in grado di volgere la furia rossa della rabbia nel bagliore rosato dell’alba di un nuovo giorno. Potete praticarla in qualsiasi momento della giornata e ovunque, magari mentre eseguite semplici lavori manuali, come il giardinaggio, il taglio delle verdure o una passeggiata. Spegnete però la televisione, la radio o la musica. Dedicate le vostre mani al lavoro e la vostra mente alla meditazione.

Meditazione per scoprire le cause della rabbia

  1. Cominciate rievocando un episodio in cui vi siete arrabbiati o vi siete sentiti irritati. Per esempio, siete arrivati in ritardo a un appuntamento e non siete riusciti a trovare parcheggio. E non appena ne avete individuato uno, un altro automobilista ve l’ha soffiato.
  2. Chiedetevi: “perché mi sono arrabbiato?”. Cercate di individuare entrambi gli stimoli, sia quello della vostra rabbia sia la sua causa implicita. Per esempio, la risposta “perché mi ha rubato il posto” è il grilletto che ha innescato la rabbia più la sua ragione sottintesa (ragione che può dipendere dal tipo di appuntamento o dalla vostra condizione mentale in quel dato momento).
  3. Considerate se è ciò che la gente fa a rendervi arrabbiati, o se si tratti invece del vostro modo di valutare la situazione. Per aiutarvi, immaginate di essere seduti su un autobus quando, all’improvviso, le mani qualcuno vi coprono gli occhi. Vi sentiresti arrabbiati o impauriti? Come cambierebbe la vostra percezione se vi voltaste e riconosceste un amico che non vedavate da anni? Sareste ancora arrabbiati?
  4. Tendendo ben presenti questi esempi, ripromettetevi solennemente di analizzare le fonti quotidiane della rabbia o dell’irritazione ogni volta che insorgono, in modo tale che, non appena avvertirete i primi sintomi, vi domanderete: “perché mi sto davvero arrabbiando?”.

Interpretare la visualizzazione

L’intendo della meditazione sopra descritta non è reprimere la vostra rabbia, né istruirvi sui metodi per calmarvi. Il suo proposito è unicamente quello di aiutarvi a identificare e quindi trasformare le cause interne della rabbia. Praticandola nei prossimi giorni e settimane, osservate come le sensazioni di rabbia e di irritazione cominciano a sciogliersi mentre voi non perdete più le staffe per colpa loro. La sensazione comune in chi l’ha provata è che alla rabbia si sostituisca l’empatia: una connessione energetica con gli altri e a livello di chakra del plesso solare.

Cibo Trasformativo

Pur mangiando diverse volte al giorno, la maggior parte di noi si concentra di rado sui sapori, gli odori e le sensazioni legati al cibo. Ci concentriamo invece sulla televisione o sulle chiacchiere con i commensali; lasciamo che le nostre menti divaghino fra le questioni lavorative e familiari, oppure semplicemente consumiamo il pasto di fretta. Il che porta a un disequilibrio nell’energia del chakra Manipura. Il terzo chakra non è solo il centro dell’energia trasformazionale del vostro corpo, ma anche la sede del fuoco digestivo. Il suo compito è “digerire” e assimilare tutto ciò che entra, alimenti o idee che siano. Senza questa conversione, il vostro corpo, la vostra mente e le vostre emozioni sono incapaci di assorbire il nutrimento essenziale. La meditazione sul cibo sotto proposta vi mette in contatto con quest’energia, connettendovi altresì in maniera molto fisica con gli ingredienti della vita. Cercate di non considerarla una meditazione mentre si mangia. Sentite piuttosto che l’atto stesso di mangiare diventa una forma di meditazione che vi collega con un’antica pratica spirituale: il pasto come forma di meditazione è un rito presente in molte religioni, dall’assunzione dell’eucarestia nel Cristianesimo al prasad nell’Induismo (che trasforma il cibo in essenza divina). È preferibile praticare tale forma di meditazione al mattino, quando le vostre papille gustative sono ancora fresche.

Mangiare è un processo divino; il cibo stesso è divino; la persona che mangia è divina. Perciò mangiare è il processo attraverso il quale chi mangia fa un’offerta sacra al divino. E il fuoco che l’offerente consuma (digestione) è anch’esso divino. Così, vedendo il divino in atto ovunque, si raggiunge quello stato divino. Bhagavadgita

Meditazione sul cibo

  1. Preparate un piatto contenente tre pezzi di frutti dalle consistenze diverse, per esempio una fetta di ananas o un agrume, una banana matura e degli acini di uva dolce o una mela croccante. Non scegliete solo i frutti che vi piacciono – è interessante includerne anche alcuni di quelli che non trovate di vostro gusto. Spegnete qualsiasi fonte di distrazione, dalla televisione alla musica di sottofondo.
  2. Centratevi con una profonda respirazione addominale. Usate il respiro per connettervi alla fonte del vostro appetito nella bocca dello stomaco – il chakra Manipura.
  3. Guardate il primo pezzo di frutta, osservatene il colore, la forma e la consistenza: poi prendetelo in mano, apprezzandone le qualità tattili.
  4. Chiudete gli occhi e portate il frutto alle labbra. Notate come il suo odore e il suo tocco sulle vostre labbra comincino a stimolare l’energia del plesso solare.
  5. Date un morso al frutto; osservate se è morbido o croccante. Se il gusto è piacevole, seguite la gradevole sensazione che attraversa tutto il vostro corpo. Se ha invece un sapore che vi piace meno, prestate attenzione a ogni onda di tensione.
  6. Masticatelo piano, resistendo alla tentazione di mandarlo giù. Percepite un immediato cambiamento nell’intensità del sapore. Osservate l’effetto che ha la masticazione produce sul vostro plesso solare. Masticate ogni boccone dalle venti alle trenta volte, facendo di tanto in tanto una pausa per respirare a fondo. Mentre inghiottite, sentite il cibo che scende lungo l’esofago sino allo stomaco.
  7. Visualizzate il frutto mentre viene digerito e assimilato. Immaginate l’energia del chakra del plesso solare che distribuisce il nutrimento alle varie parti del corpo. Ripetete le fasi 3-7 con gli altri frutti.
  8. Cercate di ripetere questa meditazione ogni giorno per quaranta giorni, variando il tipo di cibo impiegato: oltre alla frutta fresca, provate spuntini secchi e saporiti, come le olive, l’uva passa e persino le patatine di quando in quando.

Strumenti di lavoro per l’Energia Manipura

Gli strumenti sotto elencati sostengono il chakra Manipura quando cominciate a imbrigliare la vostra volontà e a realizzare le vostre ambizioni. Molti aiutano a purificare le emozioni (fattore essenziale, dal momento che il plesso solare è la sede del potere, e il potere tende a corrompere). Se siete in stato interessante o soffrite di qualche patologia, consultate il vostro mendico prima di ricorrere agli oli essenziali.

Essenze Floreali

Assumente essenze floreali prima della meditazione vi aiuta a superare le emozioni negativi che possono affiorare mentre lavorate con l’energia Manipura. Mettete due gocce di essenza sotto la lingua (o diluite in poca acqua) prima di iniziare la meditazione:

  • Mimulus conforta il terzo chakra per dare sollievo all’ansia.
  • Impatiens calma l’impazienza e l’irritabilità; vi aiuta ad approfondire l’esperienza di vita senza arrivare all’esaurimento.
  • Holly vi aiuta ad andare incontro al prossimo con buona volontà, portando una profonda comprensione per il mondo dei sentimenti; aiuta ad elaborare la rabbia e trasformarla in compassione.
  • Larch vi aiuta a divenire consapevoli delle vostre capacità per realizzare importanti ambizioni personali; vi aiuta a riconoscere i vostri punti di forza.

Oli Essenziali

Per un bagno prima della meditazione, sciogliete dalle tre alle cinque gocce in un cucchiaio di olio di jojobaolio di mandorle dolci oppure in una manciata di sale grosso, versatele nella vasca facendoci scorrere sopra l’acqua corrente del rubinetto. Oppure potete diffondere dalle tre alle cinque gocce nell’ambiente durante la meditazione, o usarli come indicato:

  • Camomilla Romana allevia l’aspettativa e la tensione che possono sorgere nel plesso solare in seguito a frustrazione; favorisce un atteggiamento “solare”.
  • Bergamotto vi aiuta a sciogliere i ristagni di energia.
  • Ginepro calma e rimuove la negatività pre-meditativa. Per farne un olio da bagno, scioglierne 5 gocce in un cucchiaio di olio di oliva.
  • Finocchio agisce da scudo spirituale. Bruciatene una goccia in un diffusore se meditando vi sentite vulnerabili. Per un olio da bagno energizzante sciogliete in un cucchiaio di olio di oliva due gocce dei seguenti oli: Finocchio, Arancio e Maggiorana.
  • Menta equilibra l’energia; calma l’eccesso di orgoglio e il senso di inferiorità che può nascondere; facilita transizione e trasformazione.

Cristalli, gemme e pietre

Le pietre preziose agiscono da amplificatori energetici quando vengono messe a contatto con i chakra. Indossatele come gioielli, mettetele vicino al chakra o tenetele semplicemente in mano prima della meditazione:

  • Quarzo Avventurina bilancia l’energia Manipura, aumenta il benessere.
  • Topazio apre ed equilibria; incoraggia la fiducia e il cambiamento.
  • Quarzo Citrino aumenta la fiducia in sé stessi; vi fa accendere il vostro potere personale; mettetelo sul plesso solare per sbloccare i ristagni energetici.
  • Zaffiro Blu calma la rabbia; ungetelo con una goccia di olio di camomilla.
  • Giada Verde aiuta ad allineare il chakra Manipura al chakra Anahata.
  • Rubino favorisce la digestione; amplia la vostra volontà in una direzione positiva.

Incensi

  • Legno di Sandalo tonifica e alimenta l’energia Manipura
  • Nag Champa calma e favorire la meditazione
  • Resina di Dragone amplifica l’energia protettiva e consacra lo spazio meditativo. Mettetela a bruciare su carboncino.

Cibo Nutriente

Fra gli alimenti qui di seguito elencati, le spezie alimentano il fuoco interiore, i semi raffreddano il fuoco in eccesso, e i carboidrati fungono da sostegno:

  • Spezie: pepe nero, pepe di caienna, chiodi di garofano, zenzero.
  • Semi: finocchio, anice, cumino, semi di lino, semi di girasole.
  • Carboidrati complessi: riso, avena, miglio, pasta, pane, muesli.

Buon viaggio nella Città dei Gioielli Splendenti. Barbara

Grazie a Swami Saradananda, una delle massime autorità in materia, la meditazione sui chakra tramanda un mondo della saggezza orientale, apportando una serie di benefici pratici, dal potenziamento della lucidità di pensiero alla fiducia in sé stessi all’aumento delle capacità di comunicazione a un più profondo senso di pace interiore.


Informazioni su Barbara

La cura per tutti i mali e i torti, le ansie, le sofferenze e i crimini dell'umanità sta in una sola parola: "amore". È la divina vitalità che produce e nutre la vita. A ciascuno e a tutti noi da il potere di fare miracoli se lo vogliamo. Lydia Ch

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