Sweet Chestnut – Il Fiore della Liberazione


Per quei momenti che accadono a certe persone quando l’angoscia è così grande da sembrare insopportabile. Quando la mente e il corpo sentono di aver raggiunto il limite della sopportazione ed è arrivato il momento di cedere. Quando sembra che non rimanga altro che devastazione e annientamento da affrontare.

I dodici Guaritori e altri rimedi. Edward Bach

Segnatura: Castanea sativa, Castagno dolce

Poiché si tratta di un albero forte, resistente, imponente, considerando il castagno dolce abbiamo una già una prima indicazione di come il rimedio ricavato dai suoi fiori possa aiutare a sopportare il peso della vita quando qualcuno vive una situazione limite aspettando la rinascita interiore. Il castagno dolce cresce fino a diventare gigantesco; vive anche mille anni, e dimostra un’eccezionale forza vitale: seppur vecchio, dal suo tronco possono spuntare nuovi getti che danno inizio a una nuova crescita. Così il rimedio Sweet Chestnut dà una nuova visione delle cose e trasmette l’idea di nuove possibilità.
Il tronco di questo albero si erge diritto e sicuro; è caratterizzato da solchi verticali che formano intorno ad esso una spirale, come a denotare la particolare concentrazione di forze telluriche e, quindi, la presenza nella pianta dell’energia stabilizzante e rassicurante della Terra, che dona capacità di radicamento e forza per superare i problemi. I fiori sembrano piume dalle tonalità dorate e, osservandoli nel loro insieme, si ha l’impressione di un’esplosione di luce e calore. Il castagno dolce è un albero del mediterraneo che fu probabilmente portato in Inghilterra dai Romani: poiché ama il calore diretto del sole, la sua energia ha la capacità di riscaldare il cuore nei momenti di buio e angoscia.

Sweet Chestnut – descrizione

Sweet Chestnut ha dei punti di collegamento con Agrimony, in quanto l’essenza ricavata dai fiori del castagno dolce è indicata per soggetti nei quali l’intensità della sofferenza interiore raggiunge i massimi livelli. La sopravvivenza stessa dell’anima sembra minacciata, eppure, come in Agrimony, è difficile per uno Sweet Chestnut negativo manifestare il proprio stato all’esterno. Tutto avviene in una dimensione interiore: la sofferenza è presente, il soggetto la percepisce, ma non riesce a razionalizzarla e a esprimerla, dato che essa scaturisce in gran parte da un problema inconscio che egli cerca disperatamente di mascherare a se stesso allo scopo di mitigare la propria pena.
Nel soggetto in presa a uno stato Sweet Chestnut disarmonico interviene inoltre una profonda sensazione di abbandono: egli si sente infatti abbandonato da tutti. La solitudine che si vive in questo stato però è diversa rispetto a quella che prova di solito chi non ha qualcuno con cui parlare e con cui condividere la vita e le emozioni: non si tratta infatti di una semplice mancanza di compagnia – come viene di solito intesa la solitudine – quando del sentirsi rifiutati, privi di sostegno e di aiuto, come se si fosse orfani.
Quest’ultima affermazione rimanda al fiore Mustard: ma mentre Mustard è più frequentemente uno stato ciclico, che si ripresenta a intervalli di tempo e nel quale gli attacchi durano di solito poche ore, Sweet Chestnut si riferisce più spesso a un periodo di crisi esistenziale, che può persistere anche per settimane o mesi prima che si verifichi la trasformazione necessaria ad allentare la tensione. Infatti, dato che questo stato è l’ultimo irrigidimento prima di un cambiamento di vita totale, la persona è assalita dalla paura rispetto a ciò che dovrebbe essere cambiato: viene dunque esercitata una sorta di resistenza passiva, e questo accentua l’angoscia interiore.
Tale soggetto, indossando una maschera di difesa, nasconde agli altri il suo stato e non cerca aiuto: quindi il fatto di sentirsi abbandonato in parte corrisponde a una situazione esterna reale, ma anche, in buona misura, è lo stesso mondo esterno che viene tenuto a distanza come se questo tipo sentisse la difficoltà e quasi l’impossibilità di essere compreso, e cercasse con l’isolamento di limitare la sofferenza. Sembra che tale atteggiamento abbia come scopo inconscio il distacco dalle vecchie strutture della personalità per fare spazio a un nuovo livello di coscienza: rinascita è infatti la parola chiave che corrisponde a questo fiore.
Assumendo il rimedio, la persona è facilitata nell’introdurre qualcosa di nuovo nella propria vita e nello spezzare vecchie catene (per esempio una relazione sentimentale o un lavoro che non funzionano più). Sweet Chestnut rappresenta pertanto la condizione estrema che precede un rinnovamento decisivo di vita o un profonda evoluzione spirituale.
Sweet Chestnut non deve essere confuso con Walnut, che pure si riferisce a periodo di cambiamento: in Walnut infatti non è presenta angoscia poiché si sa che il cambiamento è necessario, se ne parla, si cerca di affrontarlo (in molti casi relativi a Walnut il cambiamento è addirittura già in atto, come accade per esempio nella menopausa) e quello che manca è solo una leggera spinta per adeguarvisi.
Lo stato positivo Sweet Chestnut positivo corrisponde invece al recupero della fiducia e della speranza nonostante le difficoltà e i problemi che la persona sta attraversando in quel periodo.

Sweet Chestnut – altre indicazioni

Una definizione per Sweet Chestnut: “La fenice che rinasce dalle ceneri”. Si tratta più frequentemente di uno stato transitorio, ma il rimedio può giovare anche a persone che vivono nella stagnazione, che si trascinano vecchi problemi senza attuare le trasformazioni necessarie a risolverli. Sweet Chestnut può riferirsi a soggetto con disturbi renali (rene come organo della vita, della rinascita e del cambiamento di ciclo secondo la Medicina Tradizionale Cinese). Lo stato Sweet Chestnut è molto acuto: è paragonabile a un Agrimony estremo, ma il tipo Sweet Chestnut non è un potenziale suicida. Tale stato è anche più acuto di quello riferibile a Gorse, ma il soggetto Sweet Chestnut non lascia traspirare nulla all’esterno. Altra caratteristica: sensazione di aver toccato il fondo di tutto (della disperazione, della solitudine, della sofferenza).
Sweet Chestnut è stato sperimentato con successo anche caso di emorroidi: si è utilizzato un impacco preparato con 8 gocce del rimedio in un bicchiere di acqua tiepida oppure a temperatura ambiente (secondo la sensazione provata al contatto: se l’acqua tiepida da fastidio, si ricorra all’acqua a temperatura ambiente). L’impacco è costituito da una garza di cotone da applicare più volte al giorno sulla zona interessata. Al posto dell’impacco, si possono effettuare lavaggi con acqua e cui sono state aggiunte le gocce del rimedio.

Stato d’animo fuori equilibrio

Disperazione estrema, angoscia estrema, senso di annientamento, ci si sente perduti, notte buia dell’anima, si è persa ogni speranza, ci si sente senza via d’uscita, si sente di aver toccato il fondo, stati di abbandono totale, paura del cambiamento, resistenza passiva, ci si sente abbandonati e rifiutati, senso profondo di solitudine, tormento interiore, ansia, tendenza all’isolamento dal mondo esterno, non si parla del proprio tormento con nessuno.

Tipica frase di Sweet Chestnut fuori equilibrio: “Non ce la faccio più, non so come fare ad andare avanti…”

Stato d’animo in equilibrio

Rinascita, si vive nella speranza e nella certezza di un futuro migliore, si ritrova la fiducia nella vita, si accoglie il cambiamento, si accetta la vita e ci si affida “sia fatta la tua volontà”.

Formule di forza di Sweet Chestnut: “Levo lo sguardo al cielo”, “Acconsento”, “Lascio che accada”

Scheda di Sweet Chestnut

Riequilibrio stato d’animo: attraverso l’oscurità fino alla luce
Difetto e virtù: dalla morte spirituale (difetto) alla rinascita spirituale (virtù)
Ritrovamento: nell’anno 1935
Tipologia:  19 rimedi spiritualizzati
Categoria:  6. gruppo, fiori per lo scoraggiamento o la disperazione
Metodo di preparazione: bollitura, periodo indicativo di fioritura da maggio a giugno
Binario di Kramer:  Agrimony – Vervain – Sweet Chestnut
Cristalli complementari: Diopside “Black Star”, Herkimer, Tormalina nera
Oli essenziali complementari: Elicriso, Eucalipto, Gelsomino, Nardo, Patchouli, Rosmarino, Timo
Chakra: il fiore agisce sul primo: Muladhara o chakra della radice, sul settimo chakra: Sahasrara o chakra della corona


Informazioni su Barbara

La cura per tutti i mali e i torti, le ansie, le sofferenze e i crimini dell'umanità sta in una sola parola: "amore". È la divina vitalità che produce e nutre la vita. A ciascuno e a tutti noi da il potere di fare miracoli se lo vogliamo. Lydia Ch

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