Seconda Tappa: Swadhisthana Chakra, la sede della creatività


Il secondo chakra – situato nella zona intorno ai reni e agli organi genitali, e conosciuto con il nome di Swadhisthana o chakra sacrale – governa l”energia della creatività, del piacere, della sessualità, della procreazione, del controllo e della moralità. Presiede inoltre i sogni, le fantasie e le emozioni.

Il termine sanscrito Swadhisthana ha diverse connotazioni. Viene tradotto come “la sacra sede del sé”, “il luogo dolce” e “la dimora preferita della dea”. Durante la prima tappa, abbiamo visto che le funzioni del chakra radice (stabilità e radicamento) sono simboleggiate da un quadrato o da un cubo. I simboli del chakra sacrale sono invece il cerchio o la sfera. Pur essendo meno stabili, tali forme sono più libere e aperte al cambiamento. Le meditazioni del chakra Swadhisthana vi aiutano a incrementare la flessibilità e il flusso della vita.

Capire il proprio Chakra Swadhisthana

Le qualità dell’acqua (l’elemento associato a Swadhisthana) mostrano assai bene la natura di questo chakra: liquidità, flessibilità e capacità di adattamento. L’acqua possiede inoltre proprietà detergenti e purificanti, il che è appropriato, perché quando c’è uno squilibrio o un blocco dell’energia del secondo chakra, si avverta la sensazione di aver commesso qualcosa di sbagliato o di vergognoso.

Il chakra sacrale è associato al senso del gusto, e il simbolismo legato al gusto che si ritrova nella conversazione quotidiana allude alla sua energia. Quando augurate a qualcuno “dolci” sogni, riferite un “amaro” ricordo o vi lamentate di una relazione che si è “inasprita”, entrate nel mondo del chakra Swadhisthana.

Se il secondo chakra è aperto ed equilibrato, voi fiorite letteralmente come persone: siete sensibili, intuitivi, idealistici, e pieni di sogni, progetti e desideri sani (gli slanci creativi hanno origine nel chakra sacrale). Siete accomodanti, accettate il cambiamento e riuscite a seguire la corrente.

Tuttavia, spingersi troppo in là lungo questa strada porta ad un disequilibrio del chakra sacrale, che consiste in un fluire costante, nell’incapacità di radicarsi o porsi dei limiti, e nella tendenza a diventare troppo emotivi o melodrammatici. Potreste passare troppo tempo a sognare ad occhi aperti o attribuire eccessiva importanza alla soddisfazione dei piaceri sensuali. La farfalla che svolazza da un fiore all’altro e il pesce che li lascia catturare per golosità simboleggiano tali disarmonie.

Se il vostro secondo chakra è bloccato o disequilibrato, diventa difficile assaporare la dolcezza della vita: niente sembra mai buono abbastanza, e può subentrare la depressione. Potreste sentirvi come se non aveste scelta, incapaci di cambiare le cose e privi di iniziativa. A livello creativo, potreste avvertire una sorta di blocco delle scrittore. Talvolta, chi ha un chakra sacrale in disequilibrio si dimostra troppo emotivo; talaltra, diventa insensibile ai bisogno emotivi propri e altrui, e si rivela incapace di esprimere i proprio sentimenti, In casi estremi, ciò può persino portare a comportamenti aggressivi. In taluni soggetti può manifestarsi tendenza alla manipolazione e allo sfoggio di emozioni false, per raggiungere un determinato scopo. Un blocco o uno squilibrio nell’energia di questo chakra può anche portare a un rifiuto del piacere e alla paura del sesso, e tradursi in limiti rigidi e assunti volontariamente, compresa la pratica yoga estrema.

A livello fisico, il chakra sacrale regola gli elementi liquidi del corpo: sangue, linfa, muco, sperma, urina e saliva. È la sede dell’energia renale (che la medicina cinese considera la base del vigore nella vita). e cura il funzionamento dei reni, vescica, sistema urinario, riproduttivo e circolatorio. I problemi di salute legato a un blocco energetico in Swadhisthana comprendono indurimento delle arterie, vene varicose, anemia, disturbi ai reni, alla vescica e al ciclo mestruale, impotenza e frigidità. Aprire il chakra sacrale non vuol dire, come comunemente si ritiene, aumentare la sessualità. Raggiungere l’equilibrio significa dirigere l’energia sessuale in modo che diventi una forza di consapevolezza. L’apertura di questo chakra ha a che fare piuttosto con il riuscire a liberarsi del senso di colpa e della frustrazione, e a godersi il flusso della vita.

Significato: Sacra Sede del Sé – Elemento: Acqua
Vibrazione sonora: VAM – Senso collegato: Gusto

Lavorare con l’Energia Swadhisthana

Mentre eseguite le meditazioni di questo chakra, ponetevi le seguenti domandi, che evidenziano come sbloccare l’energia del secondo chakra:

  • Sono aperto al cambiamento positivo? Come posso esserlo di più?
  • Sono avido di sensazioni ed esperienze? Come posso godermi di più la vita senza diventare succube dei suoi piaceri?
  • La mia visione della vita è troppo emotiva, o troppo negativa?
  • Come posso diventare più impavido senza essere avventato? Quali ansie o paure che mi sono auto-inflitto posso cominciare a vincere oggi?
  • Se mi sento impiantato (segno di un eccesso di energia Swadhisthana), come posso radicarmi?

Sintonizzarsi sul Chakra Sacrale

Meditare sull’immagine del chakra sacrale o yantra migliora la capacità di utilizzare al meglio le energia creative, aumenta la flessibilità fisica e mentale. Non appena sarete in grado di visualizzare lo yantra (l’immagine allegata), provate a fare la meditazione sullo yantra.

Meditazione sullo yantra

  1. Coprite un tavolo con un panno pulito, quindi appoggiateci sopra lo yantra, la figura corrispondente a questo chakra (vi consiglio di stampare questa immagine), sorreggendolo in modo tale che si trovi leggermente al di sotto del livello del vostro sguardo quando siete seduti. Accendente una candela, dell’inceso e mettete un vaso di fiori freschi sul tavolino.
  2. Sedetevi in posizione comoda, preferibilmente a gambe incrociate e con la schiena eretta. Fate dai dieci ai venti respiri profondi; lasciate che il respiro si stabilizzi assumendo un ritmo lento e naturale.
  3. Con gli occhi semichiusi, fissate lo sguardo sul cerchio esterno dell’immagine. Osservate il loto di colore rosso vivo. Fate ruotare lo sguardo in senso orario lungo i sei petali, che rappresentano lo schema di energia radiante di questo chakra.
  4. Spostate lentamente lo sguardo all’interno, sulla mezzaluna bianca. Questa forma rappresenta la luna, che controlla le maree e l’acqua, l’elemento di Swadhisthana.
  5. Guardate quindi l’animale, o vettore del chakra: un makara, o coccodrillo mitologico con la coda di serpente. Nella tradizione indiana, è associato a Ganga, la personificazione del fiume Gange.
  6. Portate l’attenzione al carattere sanscrito. Si legge VAM, il bija (seme), suono del secondo chakra. Ripetetelo a voce bassa o sussurratelo per migliorare la sintonizzazione interiore.
  7. Dopo aver meditato per almeno venti minuti, aprite dolcemente gli occhi. Ripetete la meditazione ogni giorno per accordarvi con l’energia Swadhisthana.

Progredire nella pratica

Quando avete acquisito sufficiente confidenza con lo yantra da riuscire a visualizzarlo senza guardarlo, sedetevi con la schiena dritta, chiudete gli occhi e portate l’attenzione alla base della spina dorsale. Visualizzate delle radici che affondano nel terreno. Non appena vi sentite ben radicati, portate l’attenzione verso l’alto, sul sacro. Visualizzante lo yantra come uno schema energetico situato in questo punto, sentite i suoi raggi che si spandono verso l’esterno e percepite mentalmente il mantra VAM. Meditate per trenta minuti almeno.

L’Elemento Acqua

La natura liquida del nostro pianeta e del nostro corpo è ben riassunta dall’elemento collegato al chakra Swadhisthana – l’Acqua. Praticando la meditazione sull’Acqua acquisite la capacità non solo di sintonizzarvi sull’energia flessibile e fluida di questo elemento, ma anche, di conseguenza, di accettare che il cambiamento è parte della vita, e imparate così ad apprezzare appieno il dono di abbandonarsi alla corrente. Prima di cominciare la meditazione sull’acqua, se pensate che vi possa aiutare, coprite un tavolo basso con un panno e posateci sopra degli oggetti che vi connettano fisicamente ed energeticamente con l’elemento Acqua: conchiglie marine, pezzi di corallo, rami di salice o parti di altre piante con energia acquatica. Se lo desiderate, potete appoggiare sul tavolo da meditazione un ciotola d’acqua, che spesso aiuta a esprimere qualunque tipo di pensiero o emozione inconscio. Se vi sembra di aver perso il contatto con i vostri sogni o vi sentite iperstimolati (o isolati) dai vostri sentimenti, con ogni probabilità troverete questa meditazione molto efficace. Preparatevi quindi facendo una doccia o un bagno rilassante. Non aggiungete oli o bagnoschiuma all’acqua della vasca; focalizzatevi invece sull’esperienza di trovarsi nell’acqua. Se possibile, immergetevi nelle acque di un oceano, di un fiume o di un lago, oppure in una piscina: bevete un grosso bicchiere di acqua prima di iniziare, e sentitela scorrere lungo il corpo.

Meditazione sull’Elemento Acqua

  1. Sedetevi comodamente di fronte al tavolo (se lo avete preparato, altrimenti in una stanza tranquilla sopra al vostro tappetino da yoga) in posizione di meditazione, meglio se a gambe incrociate. Tenete la schiena dritta.
  2. Appoggiate il dorso delle mani sulle ginocchia o sulle cosce e congiungete i polpastrelli di anulari e mignoli assumendo varun (acqua) mudra (vedi foto). Rilassate le altre dita.
  3. Chiudete gli occhi e pensate alle qualità dell’acqua. Sentitevi fluidi come un liquido.
  4. Ripetete mentalmente un’affermazione di questo genere, oppure la vostra affermazione personale che avete scelto:
    “Mi fido di me stesso nel seguire i miei sogni”.
    “Mi adatto con grazia a ogni situazione”.
    “Lascio perdere le idee che non sono più di alcuna utilità”.
  5. Praticate per una trentina di minuti, poi aprite gli occhi e allungate le mani.

Superare il Senso di Colpa

Quando Swadhisthana è chiuso o la sua energia perde equilibrio, vi può capitare di sentirvi sopraffatti dal senso di colpa – anche in assenza di un motivo evidente. Quest’emozione può manifestarsi come un sentimento di vergogna riguardo al vostro corpo, come un’inibizione sessuale o come una sconnessione emotiva dagli altri. Invece di “affogare”in simili sentimenti di colpa e nel dolore che cagionano, provate la visualizzazione del loto proposta. Benché ciascuno dei sette chakra sia simboleggiato dal un fiore di loto, Swadhisthana ha un legame particolarmente stretto con questa bella pianta. Il loto è innanzitutto una pianta acquatica: alligna nell’elemento del secondo chakra. Affonda le sue radici nel fango, eppure il suo fiore non è mai infangato. La sua sede è l’acqua, ma non è mai bagnato. La sua natura è fluida e fluente, ma è adamantino nel suo proposito di crescere verso l’alto, verso la luce. E così dalle melma cresce il fiore più bello del mondo. I filosofi orientali ricorrono spesso all’esempio dell’acqua per spiegare la natura dell’anima umana. Gli yogi sostengono che l’anima è sempre pura; non può mai essere impura. Come l’acqua, l’anima può recare in sé delle impurità, ma simili sostanze inquinanti non possono mai alterarne la natura di base. Riflettete su questi concetti per qualche istante prima di cominciare la visualizzazione del loto.

State attenti quando innaffiate i vostri sogni. Se li irrorate di preoccupazione e paura, produrranno erbe infestanti che faranno morire i vostri sogni. Se li annaffiate con ottimismo e soluzioni coltiverete il successo. Lao Tsu

Visualizzazione del Loto

  1. Mettete l’immagine di un loto (o di un fiore qualsiasi) su un tavolo basso e sedetevi di fronte in una posizione di meditazione comoda. Guardate intensamente i petali sino a che non riuscite a “vedere” ancora il fiore pur tenendo gli occhi chiusi.
  2. Considerate il fiore come un’analogia alla vostra vita. Come il fiore non viene intaccato dal fango in cui cresce, così voi non permettete alla negatività in cui siete radicati di condizionarvi. Come il fiore si sforza di raggiungere la luce, allo stesso modo voi seguite il flusso del vostro ambiente avendo ben chiari i vostri obiettivi. Come il loto vive nell’acqua ma non è bagnato, così voi state al mondo senza lasciarvene offuscare.
  3. Se qualche pensiero negativo attraversa la vostra mente nel corso della meditazione, cercate di non indulgervi. Immaginate i pensieri negativi come bolle che affiorano sulla superficie dell’acqua intorno al loto, e guardateli scoppiare a uno a uno. Se voi non vi identificate con i vostri pensieri, loro cessano di esistere. Meditate per una ventina di minuti prima di aprire delicatamente gli occhi.

Interpretare la visualizzazione

La visualizzazione del loto favorisce una graduale depurazione emotiva del secondo chakra. Se la praticate regolarmente, scoprirete che la vostra energia Swadhisthana diventa più equilibrata e il chakra stesso comincia ad aprirsi. Tenete presente tuttavia che, meditando su questo chakra, può capitarvi di sperimentare una serie di sensazioni o di immagini a sfondo sessuale: il senso di colpa, la lussuria, il tradimento e la gelosia sono il lato oscuro del secondo chakra, e, spinti all’estremo, possono manifestarsi sotto forma di immagini disturbanti. Non lasciate che nessuno di questi pensieri o immagini vi sconvolga: consentire ai sentimenti repressi di venire a galla è la prova che la vostra energia Swashisthana si sta manifestando in maniera positiva. E insieme ai pensieri sorprendenti, se non disturbati, arriverà la forza necessaria per vincerli. Facendo affiorare qualunque tipo di immagine o pensiero negativo, vi predisponete ad assaporare tutta la bontà che la vita ha da offrirvi.

Imparare a Seguire la Corrente

La luna è un potente sonoro simbolo del chakra Swadhisthana e ci ricorda l’importanza del cambiamento. Il suo simbolismo è particolarmente utile se sentite la necessità di lasciar andare gli eventi del passato che stanno ostacolando la vostra crescita, e se avete bisogno di accettare il cambiamento e la transizione. Non appena vi svincolate da ciò che vi risulta familiare, fidato e sicuro (energia Muladhara), consentite a voi stessi di viaggiare verso luoghi sconosciuti e di imparare ad apprezzare l’energia Swadhisthana in sé per sé, non per ciò che comporta. La meditazione dell’energia lunare vi aiuta a seguire la correte ed è preferibile praticarla in un luogo all’aperto dove la luna sia visibile. Se ciò non è possibile, fissate la luna da una finestra mentre meditate, oppure coprite un tavolo basso con un panno pulito e metteteci sopra un’immagine della luna sostenendola in modo tale che, quando vi sedete davanti al tavolo, sia leggermente al di sotto del livello degli occhi. Questa immagine della luna diventa poi il punto su cui focalizzarvi nel corso della meditazione. L’esercizio risulta più efficace se lo praticate ogni sera, poco prima di andare a letto, per un intero ciclo lunare – da una luna nuova alla successiva. Meditate per mezz’ora almeno, arrendendovi all’eterna saggezza che vi spinge a lasciar fluire – e crescere – naturalmente la vostra vita.

Meditazione dell’Energia Lunare

  1. Sedetevi in posizione comoda, con la schiena diritta, in un luogo che abbia una buona vista sulla luna. Fissatela per qualche istante, cercando di percepirne la delicata energia che scorre nel vostro chakra Swadhisthana.
  2. Chiudete gli occhi e immaginate di trovarvi a un incrocio in cui convergono quante più strade possibili. Pensate all’incrocio come a un punto di unione di tutte le vostre speranze e di tutti i vostri sogni.
  3. Chiedete al vostro subconscio di dirigere l’energia del secondo chakra lungo quella che rappresenta per voi la strada giusta da intraprendere nella vita. Confidate nel fatto che seguirete il flusso del vostro destino, proprio come il flusso e il riflusso delle maree sono influenzati dalla luna.
  4. Chiedete a voi stessi: “che strada sceglierò” oppure: “se potessi prevedere il mio futuro, che cosa porterebbe?”, scegliendo la domanda che vi sembra più adatta a voi. Chissà se il vostro subconscio guiderà l’energia del vostro chakra Swadhisthana verso l’alto lungo il sistema dei chakra, in modo da mescolarsi con il potere del chakra del plesso solare (Manipura) sulla strade verso il cuore… o se invece la allontanerà dal cammino spirituale dei chakra nel loro complesso, indirizzandolo lungo una via più materialistica… considerate quante più strade possibili.
  5. Proseguita la meditazione per trenta minuti almeno. Poi, prima di andare a letto, mettete sul comodino un bloc-notes e una penna, da usare come diario dei sogni. Dai sogni possono arrivarvi intuizioni che vi aiutano a stabilire quale strada prendere.
  6. Al mattino, al risveglio, scrivete i primi pensieri che vi vengono in mente o qualsiasi cosa vi ricordiate dei vostri sogni.
  7. Dopo circa un mese, leggete con attenzione il diario cercando di scovare al suo interno un messaggio o un tema ricorrente. I vostri sogni vi incoraggiano forse a orientare la vostra vita in una determinata direzione? Forniscono una risposta alla domanda che vi siete posti sul vostro futuro?

Strumenti di lavoro per l’Energia Swadhisthana

Gli strumenti di guarigione qui di seguito proposti vi aiuteranno a liberarvi degli atteggiamenti del passato e a esplorare nuove vie. Se siete in stato interessante o soffrite di qualche patologia, consultate il vostro medico prima di fare uso degli oli essenziali o di bere tisane.

Essenze Floreali

Assumente mettendo 2 gocce di essenza sotto la lingua o diluite in un bicchiere di acqua naturale prima della meditazione:

  • Clematis favorisce la focalizzazione
  • Walnut dissipa le illusioni che vi tengono ancorati al passato; vi facilita nella ricerca della vostra strada.
  • Pine vi aiuta a vincere il senso di colpa.
  • Willow vi aiuta a liberarvi dell’autocommiserazione e dell’amarezza.

Oli Essenziali

Per un bagno prima della meditazione, sciogliete dalle tre alle cinque gocce in un cucchiaio di olio di jojobaolio di mandorle dolci oppure in una manciata di sale grosso, versatele nella vasca facendoci scorrere sopra l’acqua corrente del rubinetto. Oppure potete diffondere dalle tre alle cinque gocce nell’ambiente durante la meditazione:

  • Incenso impedisce ai blocchi energetici di crescere; procura tranquillità.
  • Patchouli scoraggia la meditazione irreale, arreca benessere fisico.
  • Gelsomino collega la creatività di Swadhisthana ai chakra associati all’amore (chakra del cuore) e alla spiritualità (chakra della fronte).
  • Salvia Sclarea è legata allo stadio sacro, che gli aborigeni australiani chiamano “tempo del sogno”.
  • Maggiorana estingue il senso di colpa, favorisce la castità.
  • Cipresso aiuta a superare un cambiamento positivo di vita importante.

Cristalli e Gemme

Le pietre preziose agiscono da amplificatori energetici quando vengono messe a contatto con i chakra. Indossatele come gioielli, mettetele vicino al chakra o tenetele semplicemente in mano prima della meditazione:

  • Corallo vi aiuta a bilanciare le emozioni e a mantenere l’entusiasmo.
  • Granato diffonde energia equilibrata intorno al vostro corpo.
  • Pietra di Luna favorisce l’intuizione e calma le emozioni.
  • Perla assorbe i pensieri estranei che distolgono dalla meditazione.
  • Acquamarina armonizza la consapevolezza spirituale.
  • Corniola favorisce lo spirito d’iniziativa; sconfigge l’apatia e il blocco dello scrittore.
  • Citrino scioglie il ristagno emotivo che si produce sul chakra sacrale; per una maggiore potenza, ungete la pietra con un paio di gocce di olio essenziale di patchouli.
  • Quarzo Puro procura la saggezza e la stabilità necessarie a vedere un sé più elevato.

Incensi

Legno di Cedro e Ginepro purificano dal senso di colpa aumentando l’efficacia di tutte le meditazioni sul secondo chakra, specie se bruciati insieme.

Cibo per l’affrancamento

L’acqua, le tisane e i succhi degli alimenti sotto elencati aiutano i reni a depurare il corpo fisico e a equilibrare l’elemento acqua del corpo sottile:

  • Frutta dolce: mele, pere, pesche, albicocche, meloni, mango, arance, melograni, fragole, uva passa, ribes, fichi.
  • Verdura: crescione d’acqua, lattuga, spinaci, cetrioli, pomodori.

Grazie a Swami Saradananda, una delle massime autorità in materia, la meditazione sui chakra tramanda un mondo della saggezza orientale, apportando una serie di benefici pratici, dal potenziamento della lucidità di pensiero alla fiducia in sé stessi all’aumento delle capacità di comunicazione a un più profondo senso di pace interiore.


Informazioni su Barbara

La cura per tutti i mali e i torti, le ansie, le sofferenze e i crimini dell'umanità sta in una sola parola: "amore". È la divina vitalità che produce e nutre la vita. A ciascuno e a tutti noi da il potere di fare miracoli se lo vogliamo. Lydia Ch

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