Prima Tappa: Muladhara Chakra, il supporto radicale


Il Muladhara, detto anche “chakra radice”, è situato alla base della spina dorsale. È il vostro fondamento energetico – il termine sanscrito Muladhara significa appunto “supporto radicale” – e vi aiuta a trovare la vostra strada nella vita, a stare con i piedi ben piantati a terra, a mettere radici e a nutrirvi sia fisicamente che spiritualmente. Maladhara vi connette con il veicolo a borde del quale effettuate il viaggio esistenziale: il corpo fisico.

Purificare ed equilibrare l’energia Muladhara tramite la meditazione vi consente di essere ben radicati e di raggiungere la stabilità posturale e la fermezza mentale. Mantenendovi in contatto con i vostri bisogni fisici in questo modo, vi dotate degli strumenti necessari per funzionare bene a livello giornaliero, sviluppando al contempo il vostro mondo interiore e realizzando idee creative e spirituali.

Capire il proprio Chakra Muladhara

Il chakra radice è legato alla materia nella sua forma più densa: si associa infatti alla terra, il più solido degli elementi. Quando il chakra radice è in equilibrio, l’energia scorre in due direzioni. Muladhara scarica energia verso il basso, come un parafulmine, e al tempo stesso spinge verso l’alto, assorbendola dalla terra. Pertanto, vi sentite protetti e al sicuro. La vostra vita è stabile, ma colma di energia attiva, positiva, e la vostra pazienza e il vostro senso di appartenenza a una collettività vi procurano relazione interpersonali gratificanti.

Tuttavia, se il flusso energetico del vostro chakra Muladhara è bloccato, è possibile vi sentiate quasi senza legami o fuori posto, disorientati e indecisi, a disagio in mezzo agli altri; potreste avere problemi finanziari, lavorativi o relazionali, o sentirvi sempre stanchi. Un eccesso di preoccupazione riguardo alla sopravvivenza e alla sicurezza può manifestarsi con un atteggiamento stacanovista sul lavoro e con difficoltà a connettersi con il lato spirituale della vita. Paura, pregiudizio, fede cieca, astio, intolleranza, impazienza e avarizia sono altri possibili attributi negativi di un blocco energetico in Muladhara.

Se avvertite simili disequilibri nell’energia del vostro primo chakra, può esservi di aiuto riandare con il pensiero al trauma subito nell’infanzia. Forse non siete stati nutriti a sufficienza oppure vi sentivate estranei al vostro ambiente familiare o sociale. Può darsi che vi sentiate abbandonati; forse siete stati adottato oppure avete sofferto per la perdita di un genitore o per il divorzio tra vostro padre e vostra madre. I traumi infantili possono amplificare uno scompiglio successivo, come per esempio la fine di una relazione, la perdita di un lavoro o un cambiamento nelle condizioni di vita.

Nel corpo fisico, Muladhara regola il sistema immunitario, quello scheletrico e il tratto più basso di quello digerente. Uno squilibrio energetico potrebbe manifestarsi con una sindrome da stanchezza cronica o dell’intestino irritabile; stitichezza o emorroidi, obesità o perdita di peso; artrite; problemi ai piedi; alle ginocchia o alle gambe; difficoltà di equilibrio; lomgalgia o sciatica. A livello emotivo, potreste ritrovarvi a compensare una mancanza di radicamento con un carattere troppo rigido, che non ammette alternative. Se invece siete troppo radicati, è probabile che non amiate i cambiamenti, che tendiate a controllare tutto, o manchiate di immaginazione e iniziativa. Agire su questo chakra aiuta a creare un radicamento sano, così come a migliorare i livelli energetici, il benessere e la forza interiore. La buona salute del chakra radice funge da fondamento su cui poggiano tutti gli altri chakra.

Significato: Supporto Radicale – Elemento: Terra
Vibrazione sonora: LAM – Senso collegato: Olfatto

Lavorare con l’Energia Muladhara

Mentre eseguite le meditazioni di questo chakra, ponetevi le seguenti domande, vi aiuteranno a capire in che modo bloccate l’energia del vostro primo chakra e come riequilibrarlo:

  • Ho bisogno di riconnettermi al mio corpo? E come posso farlo?
  • Le mie abitudini alimentari sono discontinue? Se sì, come posso migliorarle?
  • Sono capace di relazioni sane e durature? Se no, perché?
  • Sento il bisogno di chiudere delle relazioni che si sono rivelate malsane?
  • Provo completo diletto nel dare e nel ricevere, e considero la vita come un salutare scambio di energia?
  • Consento a me stesso di “bloccarmi” su pensieri e comportamenti inutili?
  • Come posso essere più deciso quando mi sento così debole da avere le ginocchia che mi cedono?
  • Sono pronto ad accogliere un cambiamento positivo? Se no, come posso esserlo?

Sintonizzarsi sul Chakra Radice

Meditare sull’immagine del chakra radice, o yantra, mentre se ne recita il mandra, riequilibria corpo e mente collegando l’emisfero cerebrale visuale (destro) a quello verbale (sinistro). Dopo qualche giorno di pratica, cercate di percepire l’energia Muladhara nella vostra colonna vertebrale.

Meditazione sullo yantra

  1. Coprite un tavolo con un panno pulito, quindi appoggiateci sopra lo yantra, la figura corrispondente a questo chakra (vi consiglio di stampare questa immagine), correggendolo in modo tale che si trovi leggermente al di sotto del livello del vostro sguardo quando siete seduti. Accendente una candela e dell’inceso.
  2. Sedetevi in posizione comoda, preferibilmente a gambe incrociate e con la schiena eretta. Fate dai dieci ai venti respiri profondi; lasciate che il respiro si stabilizzi.
  3. Con gli occhi semichiusi, fissate i quattro petali color cremisi dello yantra. Partite da quello in alto a destra e scendete lentamente procedendo in senso orario.
  4. Dopo diverse rotazioni, puntate lo sguardo sul quadrato giallo, il simbolo dell’energia terrestre. Muovete gli occhi in senso orario da un angolo all’altro; i quattro angoli del quadrato corrispondono ai quattro angoli della terra e ai quattro punti cardinali.
  5. Focalizzatevi sull’elefante nero, simbolo di forza, radicamento e dei vostri bisogni fondamentali di sopravvivenza. L’elefante è associato a Ganesha, la divinità induista in grado di rimuovere gli ostacoli e custode del primo chakra.
  6. Portate l’attenzione al carattere sanscrito. Si legge LAM, mantra nell’elemento terra. Ripetetelo mentalmente mentre concentrate lo sguardo sulla forma.
  7. Osservate il triangolo con il vertice rivolto verso il basso al centro del quadrato. Simboleggia la natura discendente dell’energia Muladhara. I suoi angoli rappresentano i punto di partenza dei canali energetici delle tre nadi principali (potrebbe risultarvi utile immaginare le nadi come delle strade che scorrono all’interno di un sistema “autostradale energetico”. Queste due o più strade si incrociano, formando dei raccordi di energia. I sette incroci principali corrispondono dunque alle sedi dei sette chakra maggioni, mentre i “punti di confluenza” meno trafficati formano quelli minori).
  8. Infine, rivolgete lo sguardo al serpente attorcigliato che rappresenta l’infinito potenziale energetico che giace addormentato in questo chakra. Dopo aver meditato per almeno venti minuti, aprite gli occhi. Ripetete la meditazione ogni giorno.

Progredire nella pratica

Quando avete acquisito sufficiente confidenza con lo yantra da riuscire a visualizzarlo senza guardarlo, sedetevi in posizione di meditazione con la schiena dritta, chiudete gli occhi e portate l’attenzione alla base della spina dorsale visualizzate lo yantra come uno schema energetico situato in questo punto. Sentite i suoi raggi che si spandono verso l’esterno e percepite mentalmente il mantra LAM. Restate seduti in meditazione per almeno mezz’ora.

L’Elemento Terra

La Terra – l’elemento associato al chakra Muladhara – comprende non solo le rocce e il terreno del nostro pianeta, ma tutta la materia solida. Nella tradizione yogica, vibhuti, la cenere sacra, viene sparsa sulla fronte degli adepti per ricordare loro che il corpo tornerà al suo elemento; tale concetto è altresì presente nella frase del servizio funebre tratta dal Libro delle Preghiere comuni: “Terra a Terra, Cenere a Cenere, Polvere a Polvere”. La meditazione sull’elemento Terra aumenta la sensazione di calma, stabilità e radicamento. Sentirsi ben radicati nel momento presente crea solide fondamenta per la pratica spirituale, e la meditazione proposta aiuta a stabilire una simile base solida. Prima di iniziare l’esercizio, se pensate vi possa essere utile, potete creare un vostro altare personale con alcuni oggetti che vi connettano psichicamente con l’elemento Terra come per esempio: del terriccio, pietre, pigne e semi, un magnete, un compasso o perfino un pezzo di metallo. Nel corso della meditazione ripetete delle suggestioni positive stabilite in modo consapevole con l’intento di sostituire gli schemi di pensiero negativo con altri schemi più benefici. Scegliete, tra le dichiarazioni suggerite nella meditazione, quelle che vi sembrano più appropriate, oppure sostituitele con esempi personali.

Meditazione sull’Elemento Terra

  1. Inginocchiatevi di fronte al vostro altare (se lo avete creato altrimenti sopra al vostro tappetino da meditazione) con le ginocchia e i piedi uniti, i glutei sui talloni, e i palmi sulle cosce. Se preferite, potete sedervi a gambe incrociate o su una sedia con le piante dei piedi in completo appoggio sul pavimento.
  2. Appoggiate il dorso delle mani sulle ginocchia o sulle cosce e assumete prithivi (terra) mudra congiungendo gli anulari con i rispettivi pollici (vedi immagine).
  3. Chiudete gli occhi e acquisite consapevolezza degli effetti della gravità sul vostro corpo. Cominciate ad avvertire una piacevole pesantezza che si trasforma in una sensazione di stabilità e calma. Pensate poi alle qualità dell’elemento Terra. Immaginate di radicarvi saldamente al terreno sotto di voi, assorbendone al contempo stabilità e forza.
  4. Ripetete mentalmente un’affermazione di questo genere, oppure la vostra affermazione personale che avete scelto:
    “La mia vita è salda e radicata”.
    “La mia pazienza è infinita”.
    “Difendo ciò in cui credo”.
    “Ho i piedi ben piantati a terra.”
    “Il mio percorso di vita si svela con chiarezza”.
    “Sono esattamente dove ho bisogno di essere”.
    “Sono nutrito dall’energia della terra”.
  5. Praticate per una trentina di minuti, poi allungate le gambe.

Sconfiggere la Paura

Se la vostra energia Muladhara non è stabile ed equilibrata, i pensieri di perdita possono disturbare la vostra pace interiore, indebolire la vostra vitalità ed esaurire le vostre scorte di energia. La visualizzazione proposta vi aiuta a superare la paura, ossia la principale emozione negati associata a uno squilibrio del chakra radice. La paura non si manifesta sempre come fobia, né come uno stato palese di ansia, diffidenza o timore (per esempio del giudizio altrui o della malattia). Per molti di noi la paura è una mancanza di sicurezza o un’inquietudine priva di fondamento. Ciò potrebbe essere la risposta a un evento che ha minacciato la vostra sopravvivenza oppure il risultato di una preoccupazione per la perdita di un bene materiale o di una persona cara. L’immagine di albero robusto, come una quercia, rappresenta una focalizzazione ideale per consentirvi di entrare in contatto con la vostra forza interiore e vincere la paura. L’immagine via aiuta a radicarvi nel tempo e nello spazio, regalandovi una calma profonda e la certezza di possedere le risorse necessarie a sopravvivere in qualsiasi circostanza. È preferibile praticare la visualizzazione all’aperto. Sedetevi possibilmente sotto o accanto a un albero maestoso. Altrimenti, mettetevi seduti in un posto tranquillo e visualizzate le forti, spesse radici di un albero massiccio che affondano nelle profondità della terra. Sentitevi rassicurati dal fatto che, per quanto forte possa essere il soffio del vento, quest’albero non può mai vacillare.

Colui la cui mente non è scossa dalle avversità, che è libero da attaccamento, paura e rabbia, è definito saggio dalle mente ferma. Bhagavadgita, 11.56

Visualizzazione della Quercia

  1. Sedetevi comodamente in posizione di meditazione, meglio se a gambe incrociate. Tenete alta la testa, allungate la spina dorsale e lasciate che il resto del collo punti verso l’alto, mentre il resto del corpo rimane fermo e rilassato.
  2. Visualizzate una quercia e soppesatene le qualità: forza, resistenza, stabilità, profondo radicamento e capacità di assorbire il nutrimento.
  3. Poi, per liberarvi delle vecchie immagini che avete di voi stessi e lasciare emergere nuovi modi di essere, ripetete mentalmente delle affermazioni basate sulle qualità della pianta:
    “Ho la forza di resistere agli sconvolgimenti delle vita”.
    “Sono radicato e sicuro”.
    “Sono la personificazione del coraggio”.
    “Traggo sostentamento dal mondo che mi circonda”.
  4. Restate seduti in silenzio con questi pensieri per almeno una ventina di minuti. Prima di alzarvi, ringraziate mentalmente l’albero. Un semplice pensiero di gratitudine aumenta la vostra capacità di sintonizzarvi a livello profondo con la Natura.

Interpretare la visualizzazione

La pratica spirituale diventa più semplice se siete in grado di sconfiggere insicurezza e paura, ma la paura ha radici profonde, per cui non è consigliabile un attacco diretto. Spesso, più noi la combattiamo, più diventiamo paurosi, quindi, invece di soffermarvi su ogni timore che si presenta durante la visualizzazione della quercia, cercate di pensare al suo opposto. Mentre assorbite le qualità della piante, state attenti che la vostra forza non diventi rigida e inflessibile. Le querce sono in apparenza più vulnerabili rispetto ad altre piante perché vengono abbattute o squarciate da un fulmine: una felice analogia per gli esiti di una forza che resiste al flusso della vita. Per controbilanciare la rigidità di pensiero e di azione, è altresì utile coltivare flessibilità.

Strumenti di lavoro per l’Energia Muladhara

Tratti dalle terapie di guarigione, gli strumenti che seguono possono potenziare i benefici della meditazione sul chakra Maladhara. Provateli per scoprire quali vi si addicono di più, considerandoli integrazioni (non sostituiti) della meditazione. Se siete in stato interessante o soffrite di qualche patologia, consultate il vostro medico prima di fare uso degli oli essenziali.

Essenze Floreali

Assumente mettendo 2 gocce di essenza sotto la lingua o diluite in un bicchiere di acqua naturale prima della meditazione:

  • Beech vi aiuta a liberarvi dagli atteggiamenti intolleranti.
  • Clematis vi radica nel momento presente.
  • Rock Water allenta l’eccessiva rigidità mentale.
  • Cherry Plum vi aiuta a lasciar andare pur rimanendo radicati.
  • Wild Oat vi sostiene se siete indecisi su quale direzione prendere nella vita.

Oli Essenziali

Per un bagno prima della meditazione, sciogliete dalle tre alle cinque gocce in un cucchiaio di olio di jojoba, olio di mandorle dolci oppure in una manciata di sale grosso, versatele nella vasca facendoci scorrere sopra l’acqua corrente del rubinetto. Oppure potete diffondere dalle tre alle cinque gocce nell’ambiate durante la meditazione:

  • Patchouli evoca sensazioni di calore, sicurezza e di essere “rintanati” sotto terra.
  • Legno di Sandalo è benefico se vi sentite confusi; vi da una visione fresca delle cose.
  • Vetiver vi aiuta a cogliere le opportunità e a prendere decisioni.
  • Zenzero vi aiuta a tener duro; elimina l’apatia e l’indecisione.
  • Timo rafforza il sistema immunitario: due gocce di olio essenziale di timo (thymuns vulgaris) e cinque di olio essenziale di lavanda mescolate in un cucchiaio di olio d’oliva sono un ottimo bagno.
  • Basilico riduce il nervosismo debilitante, i sintomi dello stress, la perdita dell’olfatto e la stanchezza mentale estrema.
  • Salvia Sclarea vi tira su di morale quando vi sentite esausti o sopraffatti dalla vita; ottimo in caso di depressione.

Cristalli e gemme

Le pietre preziose agiscono da amplificatori energetici quando vengono messe a contatto con i chakra. Indossatele come gioielli, mettetele alla base della spina dorsale o tenetele semplicemente in mano prima della meditazione:

  • Ematite rende resistenti allo stress; funge da scudo di protezione.
  • Quarzo Fumé focalizza sul presente; scioglie i blocchi emotivi.
  • Berillo vi aiuta a lasciar andare la paura e il passato, e ad avere successo.
  • Tormalina Nera protegge, calma e scaccia la paura; meglio se abbinata all’argento.
  • Granato contrasta le illusioni; agisce contro depressione e insicurezza.
  • Eudialite radica al momento presente, porta vitalità e creatività, rafforza il sistema immunitario.

Incensi

Cedro, Salvia e Patchouli aumentano l’efficacia di tutte le meditazioni proposte per il chakra radice. L’incenso è particolarmente indicato perché il senso collegato al chakra Muladhara è l’olfatto.

Cibo per il radicamento

Consumate alimenti biologici (scegliete quelli cresciuti nella terra) se non volete sentirvi “stralunati”. Evitate però di eccedere con il loro consumo perché un eccesso di energia Muladhara causa pigrizia e pesantezza. Fra gli alimenti ottimi per il radicamento figurano:

  • Le radici commestibili: barbabietole rosse, bardana, carote, pastinaca, patate, patate dolci, rape, igname.
  • Proteine vegetali: legumi, frutta secca, burro di noci, tofu e prodotti di soia.
  • Semi: semi di zucca, pinoli, semi di sesamo e girasole e gli oli estratti da tali semi.

Chakra minori: Risvegliare i Piedi

Nell’arco di ogni piede è presente un chakra minore considerato parte integrante di Muladhara. Noto come chakra plantare, è composto da punti di radicamento primari che trasmettono il prana dal vostro sistema energetico alla terra e viceversa. Quando è ben “sintonizzato”, vi aiuta a trasformare i pensieri in azioni.

Un chakra plantare in disequilibrio può farvi sentire sradicati, fuori assetto ( in senso letterale e astratto), “stralunati” ed emotivamente intontiti. Agire in questo modo maldestro ed essere causa di frequenti sinistri sono altre evidenti prove del fatto che il vostro chakra plantare non sta funzionando a piene regime. Il risveglio del chakra plantare è utile in particolare se trascorrete troppo tempo a pensare o a preoccuparvi, o vi sentite scollegati dal vostro corpo e da colore che vi circondano. Per riequilibrare l’energia del chakra plantare dovreste provare la riflessologia oppure camminare a piedi nudi su un prato o su una spiaggia. Altrimenti, potete praticare, da soli o in gruppo, la meditazione camminata. Siate consapevoli di ogni passo e del terreno sotto di voi. Riflettete sulla terra, l’elemento del chakra radice.

Un singolo passo non costituirà un sentiero sulla terra, così come un singolo pensiero non formerà un percorso della mente. Per compiere un intenso cammino fisico, camminiamo e camminiamo. Per compiere un intenso cammino mentale, dobbiamo pensare e ripensare quei pensieri che ci auguriamo governino le nostre vite. Henry David Thoreau, Walden

Meditazione camminata

  1. Scegliete un posto tranquillo all’aperto e mettetevi a piedi nudi. Se state camminando con altre persone, calcolate un metro circa di distanza tra l’uno e l’altro, e mantenetela durante tutta la pratica meditativa.
  2. Per radicarvi a terra, mettete i piedi paralleli e alla stessa larghezza del bacino, e distribuite equamente il peso del corpo su entrambi.
  3. Con gli occhi semichiusi, fissate lo sguardo su un punto situato a circa mezzo metro di fronte a voi. Mettete la mano sinistra sopra la destra e portate le mani all’altezza della cintola, con i palmi rivolti verso l’alto, in modo da ricevere l’energia ispiratrice. Fate alcuni respiri profondi.
  4. Fate un passo lungo una quindicina di centimetri con il piede destro. Prendetevi un istante per radicarvi, poi fate un passo della stessa lunghezza con il piede destro, come prima, stabilendo un ritmo di cammino lento e regolare. Continuando ad avanzare in questo modo mantenete l’attenzione su ogni passo.
  5. Sintonizzate ciascun passo con il respiro. Inspirate mentre sollevate il piede. Espirate mentre lo ri-appoggiate a terra. Osservate come si stia instaurando un ritmo naturale.
  6. Mentre camminate, centrate il vostro peso sulla linea mediana del corpo; non permettetegli di scivolare in avanti o indietro. Sentite come ogni piede si radica profondamente.
  7. Notate come il vostro corpo sia coinvolto nell’azione. Prestate attenzione a come le ginocchia si piegano, si sollevano e si distendono. Siate consapevoli del movimento delle caviglie, delle anche, della spina dorsale e delle spalle. Continuate a portare l’attenzione alle piante dei vostri piedi e alla loro significativa interazione con la terra.
  8. Se lo desiderate, ripetete mentalmente il mantra LAM a ogni inspirazione ed espirazione. Praticate la meditazione camminata sino a che vi risulta gradita prima di riprendere la vostra normale attività.

Grazie a Swami Saradananda, una delle massime autorità in materia, la meditazione sui chakra tramanda un mondo della saggezza orientale, apportando una serie di benefici pratici, dal potenziamento della lucidità di pensiero alla fiducia in sé stessi all’aumento delle capacità di comunicazione a un più profondo senso di pace interiore.


Informazioni su Barbara

La cura per tutti i mali e i torti, le ansie, le sofferenze e i crimini dell'umanità sta in una sola parola: "amore". È la divina vitalità che produce e nutre la vita. A ciascuno e a tutti noi da il potere di fare miracoli se lo vogliamo. Lydia Ch

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